L’orto di casa è ancora di moda?

Due anni fa Michelle Obama conquistava il mondo rimboccandosi le maniche e andando a zappare nell’orto della Casa Bianca: il suo impegno andava ben oltre la semplice “photo opportunity” e comunicava la necessità di riscoprire i vantaggi del coltivarsi da soli almeno una parte del cibo che si porta in tavola.

La moda dell’orto non tardò a scoppiare negli USA e in tutto il mondo: anche da noi in Italia si sono visti tantissime mini e micro-coltivazioni, su terrazzi, balconi e davanzali. Chi vive in città si è cimentato con una sfida non semplice, ma alcuni ce l’hanno fatta a raggiungere l’obiettivo di un raccolto “fatto in casa”, con qualche pomodoro saporito o peperoncini esotici e piccantissimi.

Come sempre però le mode vanno e vengono e di orto di casa si parla sempre di meno. Segno che forse la pratica è stata abbandonata? Sarebbe un peccato.

Di certo mettersi a coltivare verdure in spazi angusti, in città, magari con esposizioni che non garantiscono molto sole o con temperature sfidanti non è semplice. E’ facile scoraggiarsi quando le piantine non crescono o non danno frutti – ma questo non vuol dire che si debba dichiarare forfait, anzi.

Il consiglio di FOMM  è di darsi degli obiettivi raggiungibili e allo stesso tempo di grande soddisfazione. Se non ci sono le condizioni giuste per piantare un vero e proprio orto con zucchine, pomodori e fagioli, allora concentrate l’attenzione su quegli ingredienti che ci aiutano a nobilitare ogni piatto, a dare carattere alle nostre preparazioni e talvolta anche a sorprendere chi le assaggia, con vere e proprie virate del gusto: le erbe aromatiche

Inutile dire che al supermercato l’offerta di erbe aromatiche fresche è limitata: basilico, rosmarino, salvia, prezzemolo… di solito non si trova molto altro. Ecco che allora con qualche vaso possiamo allargare la gamma di sapori a nostra disposizione.

Provate ad esempio il coriandolo: un’erba molto usata nella cucina messicana e asiatica, dal sapore davvero delizioso, con reminiscenze di limone. E’ molto simile al prezzemolo nell’aspetto e molto facile da coltivare, basta seminarlo in un qualsiasi vaso, anche piccolo, quando le temperature si aggirano intorno ai 15-20 gradi, e nel giro di pochi giorni spunteranno le piantine, che poi raggiungono i 60-70 cm di altezza.

Anche il cerfoglio è una scelta interessante: è un’altra erba aromatica facilissima da coltivare, che dà risultati già dopo un paio di settimane dalla semina. Il suo sapore ricorda l’anice e potrà essere utilizzata in tutte le preparazioni a cui si vuole dare un tocco di freschezza.

Nel vostro mini orto non può mancare l’erba cipollina: semplicissima da coltivare, molto resistente e utilissima, con il suo aroma di cipolla giovane che si può inserire davvero in tante ricette.

Se non volete partire da zero piantando i semi, sicuramente potrete trovare queste piantine anche nei vivai. Che aspettate a cominciare? Anche se non è più una moda, l’orto di casa vi aiuterà a cucinare meglio!

Il nostro Natale

Prima di raccontarvi il menù natalizio di casa Bitelli, volevo far capire anche a voi perché il Natale per me è così speciale. Il 24 mattina mentre iniziavo i preparativi per la cena ho iniziato a chiedere quale fosse il motivo per cui il Natale fosse un momento più speciale degli altri; bene l’ho trovato. La CONDIVISIONE, sì la condivisione perché in una società che corre la cena in famiglia è diventata utopia, la condivisione perché anche parenti che non vedi da tempo sono seduti davanti a da te, come se non se fossero mai andati. Poi il fatto che la mia sia una famiglia ALLARGATA (e sottolineo allargata) fa sì che questo termine lo senta ancora più mio.
Adesso dopo questo breve preambolo posso anche passare alla descrizione del nostro menù natalizio. Naturalmente a casa mia in accordo con la nostra tradizione  il 24 sera si mangia magro per cui tutte le preparazioni erano a base di pesce.
Per antipasto oltre ai soliti fritti di carciofi, zucchine e baccalà dove la regina indiscussa resta mia nonna (utilizza la solita pastella con acqua frizzante gelata e farina di semola mista a farina 00 fino ad ottenere la pastella della consistenza desiderata), io ho preparato una ceviche di salmone e avocado (piatto tipico del sud america) che consiste in un carpaccio di salmone marinato con succo di limone e martini bianco per circa tre ore,  con l’aggiunta di cipolla rossa, avocado e concasse di pomodoro, servito in coppette da finger food.
Per primo invece, a causa delle varie allergie che hanno colpito la nostra numerosa famiglia ho dovuto preparare due primi; il primo era una un cannellone di patate, ottenuto dall’impasta dello gnocco con l’aggiunta di nero di seppia per dare colore all’impasto ripieno di baccalà mantecato, il tutto accompagnato da un sugo fresco di pomodori datterini, olive taggiasche e capperi. Il secondo invece più classico erano delle trofie con pachino rucola vongole e cozze con una grattata di bottarga.
Il secondo invece era un lingotto di salmone (naturalmente spinato) cotto in forno a 220° per 5 minuti con sale grosso, scorza di limone e finocchietto, servito con una due creme una di porro semplicissima senza l’aggiunta di latte e l’altra un chutney di pomodoro, cipolla e finocchietto, il tutto accompagnato con del porro fritto per dare una diversa sfumatura di consistenza in bocca.
Infine abbiamo concluso la serata con un cannolo siciliano ripieno di ricotta aromatizzata al rum e panettone.
Spero di avervi fatto respirare anche a voi l’ atmosfere del Natale di casa mia e soprattutto di avervi dato qualche interessante idea interessante per ogni vostro momento di condivisione.
p.s. per qualsiasi delucidazione sui piatti scrivetemi e Buon Appetito