Da Enzo al 29

A Roma la carbonara è un’istituzione ed ognuno conserva le verità assolute sulla ricetta perfetta. Quindi non alzerò discussioni, non stilerò classifiche o tantomeno pronuncerò sentenze, ma vi darò solamente suggerimenti di posti dove andare a botta sicura.

Primo indirizzo: Da Enzo al 29,  via dei Vascellari 29.

Ore 19 :00, un interminabile fila disordinata di persone affolla i vicoli di Trastevere; il motivo è un locale di, forse, 20 metri quadrati da cui esce un odore di casa della nonna. Enzo al 29 si presenta così: tovaglia a quadrettoni, personale informale con un forte accento romano e piatti da far perdere la testa.

Questa umile trattoria di quartiere prende prenotazioni solo per il primo turno delle 19 :30, ora in cui solamente le popolazioni nordiche si approcciano al pasto. Per noi altri comuni mortali il rituale è semplice: fila, comunicazione di nome e numero dei partecipanti al pasto ed attesa.
Il vuoto dell’attesa, colmabile  facilmente con un frugale aperitivo nei carinissimi bar lì vicino, è totalmente ripagato dal pasto: cicoria ripassata, CARBONARA, polpette al sugo, saltimbocca alla romana e coda alla vaccinara i piatti da non perdere.
Un susseguirsi di emozioni che per un pischello romano come me ti riportano direttamente ai pranzi della domenica a casa delle nonne.

Enzo al 29, però, non è solo magistrale esecuzione, ma anche grande sensibilità alimentare; il ristorante è da molti anni una roccaforte dello Slow Food e fa della selezione della materia prima uno dei suoi principali punti di forza.

Da Enzo al 29 + Pasta + Uova + Guanciale + Formaggio + Pepe = Orgasmo Gastronomico

 

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