Facce da chef | Tavole Accademiche |Christian Milone

La storia di Christian Milone inizia nel ristorante di famiglia, la “Trattoria Zappatori”, storico polo gastronomico della piccola Pinerolo (TO). Quando nasci in una cucina nel cuore del Piemonte, il “plin” e la bagna cauda, per forza di cose, diventano parte di te; e per quanto tu possa pedalare, rincorrere e scalare è impossibile levarsi dalla testa determinati sapori.

Schopenhauer diceva “Il destino mescola le carte e noi giochiamo”. Christian Milone per tanto tempo invece di giocare ha deciso di correre su due ruote, ma il giorno in cui la sua bicicletta è finita appesa ad un chiodo, quel destino, imprevedibile ed indecifrabile, ha deciso di riportarlo dove tutto era iniziato.
Tra i fornelli ed il pass Christian continua a correre anche oggi, ma questa volta tra un servizio e l’altro.

Pedalare Christian ha pedalato tanto, in fondo se l’obiettivo era la rosa del giro d’Italia qualche goccia di sudore dovrà pur averla versata.
Al giro d’Italia non c’è arrivato, ma quella voglia e quella grinta tipiche del ciclista dal 2006 sono diventate punti di forza della “Trattoria Zappatori”. Invece, quella voglia di volare e di arrivare dove nessuno osa spingersi, oggi, si chiama “Gastronavicella” ed è il luogo sacro della sperimentazione futurista di Christian Milone.

Quella di Christian è una cucina su due ruote. Luminosa, istintiva, spigolosa e propensa all’innovazione.
La tradizione tipica di una trattoria di provincia è rimasta ed oggi rappresenta le fondamenta della cucina creativa di Christian Milone. Il rispetto della materia prima e la ricerca sui prodotti sono merito della mamma, la passione per la bicicletta e la velocità merito del padre. Tutto ciò è parte di Christian Milone e del suo essere cuoco e ristoratore.

La storia di uno chef che dai diari della bicicletta è finito sui ricettari di cucina. La storia di uno chef che con le sue idee e la sua “Gastronavicella” punta in alto.  E se la stella non è ancora arrivata non importa, in fondo Christian ha sempre puntato alla maglia rosa.

Jeunes Restaurateurs d’Europe
17/20 sulla guida dell’Espresso
1 forchetta Gambero Rosso

 

Riso al sangue

Riso al sangue

Riso al sangue

Riso al sangue

Riso al sangue

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Agnolotti al plin

Agnolotti al plin

Agnolotti al plin

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Pollo, melissa e tartufo

Pollo, melissa e tartufo

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Pollo, melissa e tartufo

Pollo, melissa e tartufo

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Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Cipolla e ceci

Carne cruda

Carne cruda

Carne cruda

Carne cruda

Carne cruda

Carne cruda

Carne cruda

Carne cruda

Tartufo

Tartufo

Tartufo

Tartufo

Christian Milone

Christian Milone

Christian Milone

Christian Milone

 

Gianluca Bitelli

Facce da Chef | Tavole Accademiche | Yoji Tokuyoshi

In giapponese 汚染 (osen), in italiano contaminazione, per Yoji Tokuyoshi uno stile di vita.
Tradizione italiana e tecniche giapponesi, antichi sapori che si incontrano in un dialogo contemporaneo. Questa è la sintesi esatta del suo modo di intendere la cucina.

Una cucina che parte da lontano e affonda le sue radici nell’antica cultura giapponese “Washoku”. La cura e la dedizione si riflettono nell’assoluto rispetto per la materia prima, definendo così il suo essere cuoco e uomo.

Una cultura da cui probabilmente deriva anche la sua ostentata timidezza, che evidenziata da quei piccoli occhiali tondi alla Bras, nasconde un animo da sognatore.  Timidezza che per 10 anni si è meravigliosamente bilanciata con l’aplomb di Massimo Bottura, un connubio perfetto che ha portato l’Osteria Francescana prima a conquistare le ambite tre stelle Michelin e poi a raggiungere il terzo posto nella classica dei “World’s 50 best Restaurants”.

Il sogno di Yoji era l’Italia e quella cultura gastronomica che lo aveva stregato, ispirando e contaminando il suo modo di pensare il cibo.
Con la sua valigia si era fermato a Modena per un po’, giusto il tempo di diventare il primo dei secondi. Ora ha deciso di togliersi quell’etichetta e far parlare i suoi piatti.

Intima riflessione, sapori della memoria, poesia della vita ed indole artistica. Questo è il suo mondo, questo è il suo Tokuyoshi.

Milano, la città più internazionalmente contaminata che ci sia in Italia. Perfetta per continuare il suo viaggio.

Yoji Tokuyoshi

Yoji Tokuyoshi

Yoji Tokuyoshi - conference at Tavole Accademiche UNISG

Yoji Tokuyoshi – conference at Tavole Accademiche UNISG

Gelato di zucca, amaretto e aceto balsamico

Gelato di zucca, amaretto e aceto balsamico

Gelato di zucca, amaretto e aceto balsamico

Gelato di zucca, amaretto e aceto balsamico

Spaghetti di patate, cacio e pepe

Spaghetti di patate, cacio e pepe

Spaghetti di patate, cacio e pepe

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Uovo, parmigiano reggiano, tofu e verdure d'autunno

Uovo, parmigiano reggiano, tofu e verdure d’autunno

Uovo, parmigiano reggiano, tofu e verdure d'autunno

Uovo, parmigiano reggiano, tofu e verdure d’autunno

lunch of the day

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