FOMM in Green

Non è spacconeria o sfacciataggine, è una necessità. È l’urgenza di confrontarmi ed affrontare argomenti di grande attualità che sento profondamente vicini.
Durante il mio percorso universitario alla passione per la gastronomia e all’interesse per il cibo si è affiancato prepotentemente il desiderio di fare qualcosa che mi realizzasse anche eticamente. Ecologia, green marketing e sostenibilità sono solo alcuni dei campi che ho iniziato ad approfondire attraverso libri, documentari ed articoli e che hanno acceso in me il desiderio di aprire questo nuovo capitolo.
Da qui, nasce l’idea di affiancare ai soliti articoli legati ad esperienze gastronomiche, che comunque resteranno il cuore pulsante di FOMM, riflessioni approfondite su tematiche che direttamente o in modo trasversale parlano di cibo e sostenibilità.

 

Perché la sostenibilità?

Nel 2014, all’interno del suo ultimo report pubblicato, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha mostrato con chiarezza inequivocabile la gravità della situazione globale rispetto ad i cambiamenti climatici. Nel report, l’IPCC ha indicato le emissioni antropogeniche di gas serra come la causa principale del riscaldamento dell’atmosfera e degli oceani, della diminuzione della quantità di neve e ghiaccio e del conseguente innalzamento del livello del mare. Secondo il panel di esperti, la concentrazione misurata di diossido di carbonio, metano e protossido di azoto sono state le più elevate degli ultimi 800.000 anni. Questi cambiamenti hanno palesato un’evidente fragilità dei sistemi naturali ed una conseguente difficoltà nell’adattarsi in modo repentino a questa nuova ed inaspettata situazione. Per questo motivo, l’IPCC ha evidenziato come il rischio non sia solo di dover affrontare seri problemi ambientali nel breve termine, ma che si assista a cambiamenti definitivi del sistema climatico in grado di determinare gravi ed irreversibili effetti sugli ecosistemi e sulla vita delle persone.

Il nostro pianeta si sta sgretolando; deforestazione, perdita di biodiversità, scioglimento dei ghiacciai, aumento delle temperature globali e migrazioni di massa sono solo alcune delle più dirette conseguenze del modello malato di mercato e di consumo alimentare che ha pervaso la nostra società. Ci troviamo nel pieno di un fenomeno che molti scienziati hanno definito Global Environmental Change (GEC), cioè un cambiamento di dimensioni globali della Terra indotto dalla specie umana, i cui effetti sono equivalenti a quelli prodotti dalle grandi forze naturali che hanno modificato il nostro pianeta in tutta la sua storia [1].

Il mondo nell’ultimo secolo ha subito dei mutamenti che lo hanno completamente trasformato, ridefinendo radicalmente persino il modo in cui le persone si relazionano tra di loro. Questo cambiamento, alimentato soprattutto dallo sviluppo tecnologico, ha da un lato migliorato in modo evidentissimo la qualità della vita delle persone, ma dall’altro ha portato alla formazione di sistemi e logiche di mercato, mirati solamente al profitto, che ormai di logico non hanno più nulla.

La crescita economica esasperata perseguita nell’ultimo secolo, si è inevitabilmente scontrata con la “capacità di carico” del nostro pianeta. Questo, infatti, non è stato in grado di far fronte ad anni di manovre economiche mirate al raggiungimento di obiettivi immediati, in cui le prospettive di guadagno a breve termine oscuravano qualsiasi riflessione sulle possibili esternalità di queste sull’ambiente e sulla società.

La nostra generazione sta affrontando e dovrà affrontare la sfida di rendere compatibile le attività e lo sviluppo economico con il nostro pianeta, evitando però di distruggere ulteriormente i sistemi naturali dai quali deriviamo e senza i quali non possiamo vivere. L’obiettivo sarà quello di ridurre l’impronta ecologica, principalmente dei paesi ad alto reddito, promuovendo un cambiamento nei modelli economici e di consumo alimentare in modo da permettere la conservazione delle risorse naturali ed il soddisfacimento dei bisogni di tutte le comunità.

PROMETTO CHE NON SARA’ UN’ALTRA GREEN REVOLUTION

[1] Bologna, G. (2013), Sostenibilità in pillole: per imparare a vivere su un solo pianeta, Italia, Edizioni Ambiente